Le potenzialità dell’influencer marketing

Uno dei principali meccanismi per aumentare la brand awarness o anche un singolo prodotto e o servizio è il passaparola. L’influencer marketing ha fatto di questo concetto un vero e proprio strumento a se stante del web marketing.

“Un marchio non è più quello che l’azienda racconta ai consumatori, ma quello che dicono i consumatori sul marchio”

Scott Cook, CEO di Intuit.

Ad oggi fare l’influencer è un vero e proprio lavoro, ma come mai questo meccanismo è entrato in vigore? Gli influencer nascono come persone comuni che, principalmente tramite i social media, consigliano un determinato prodotto. Il meccanismo che si è andato a creare è in un certo senso contrario a quello canonico della pubblicità.

Come nasce la figura dell’influencer?

Gli influencer partano come persone normalissime, che decidono di condividere sui social determinati contenuti. Che possono essere legati a un singolo settore, come quello cosmetico o videoludico, oppure a uno più ampio come quello del travel o del food.  Di conseguenza quando un influencer consiglia un determinato prodotto, piuttosto che un altro, il meccanismo che si va a creare è proprio quello del passaparola, come se quel consiglio te lo stesse dando l’amic* di turno o il parente, insomma qualcuno di fidato.

Insomma un prodotto bene o male raccomandato da un influencer è come se avesse tantissime recensioni positive, e di conseguenza si possono raggiungere maggiori vendite.

L’influencer marketing si è ulteriormente evoluto

Se fino a qualche anno potevano essere considerate solo previsioni ad oggi possiamo chiaramente affermare che c’è stato, proprio grazie al meccanismo visto poco fa, il consolidamento del rapporto fra influencer e advertiser e interi piani strategici di comunicazione incentrati sull’influencer e divisi in differenti piattaforme.

L’influencer marketing però non è solo questione di trovare un influencer dargli il prodotto e spammarlo su tutte le piattaforme. Non funziona così. Ogni piano di influencer marketing si deve sviluppare su una strategia ben precisa che pone le fondamenta su dati specifici.

Non contano solo i follower

In primo luogo si deve trovare l’influencer adatto all’azienda. Non solo per quanto riguarda il quantitativo di follower, ma per i contenuti che crea, se i contenuti sono adatti o meno al brand, i follower di quel determinato influencer sono idonei per l’azienda?

Facciamo un esempio: Se siamo un azienda di cosmetici, andremo a cercare degli influencer beauty piuttosto che degli influencer che fanno gameing, i follower di quest’ultimi non saranno interessati al nostro prodotto. E fra gli influencer beauty magari cercheremo non quelli che di lavoro  non fanno i makeup artist, ma quelli che lo fanno come hobby magari per far passare il messaggio che il nostro prodotto è adatto a tutti. O al contrario se è un prodotto professionale sceglieremo coloro che sono make up artist a livello lavorativo.

Non tutte le piattaforme sono ok

Ma non finisce qui. Non tutte le piattaforme social oramai vanno bene. Se you tube è una piattaforma frequentata un po’ da tutti, Tik Tok coinvolge solo i giovanissimi che non sono su Facebook. E questo è rilevante perchè tutti gli influencer hanno la loro piattafroma di punta. Tanto che esistono gli youtuber e i tiktoker. Queste sono tutti fattori da tenere in considerazione. Senza considerare che in generale si fideranno molto di più dell’influencer marketing un target giovane, coloro che vivono i social quotidianamente, piuttosto che coloro che non hanno i social o addirittura hanno giusto Facebook. Infatti possiamo tranquillamente dire che Facebook, Instagram e Tik Tok hanno target abbastanza divisi.

Strumenti di analisi

Infine si devono fare anche delle analisi proprio di dati tramite alcuni strumenti. Ad esempio l’EMV Earned  Media Value, un insieme di fattori che stabilisce se il contenuto creato dall’influencer è di valore. Ma anche la Total Social Search, ovvero la copertura raggiuta attraverso i social network ed il Social Engagement; che considera il coinvolgimento totale raggiunto dall’influencer con un singolo post.

Concludendo

Oggi giorno non possiamo considerare l’influencer marketing come un qualcosa di marginale o non funzionate. I dati dimostrano che sempre di più si sta affermando come un’ottima metodologia di web marketing. Come per ogni sezione del web marketing anche l’influencer marketing ha bisogno di una strategia studiata e ben progettata. L’influencer marketing può essere una grande arma se saputa usare.

Per usarla al meglio ci siamo noi di WD Web Design che ti aiuteremo ad individuare gli influencer più adatti alla tua azienda e insieme studieremo una strategia vincente per il tuo prodotto. Per maggiori informazioni contattaci.