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Scrittura SEO: linee guida sul titolo

Scrittura SEO: linee guida sul titolo

Scrittura SEO: linee guida sul titolo

Tante aziende che armeggiano con le piattaforme CMS (come wordpress) non sanno della presenza di regole comandate dai logaritmi Google che indicizzano il loro sito o articolo, senza appunto probabilmente sapere dell’esistenza del linguaggio SEO Copywriting.

Forniamo delle linee guida per capirci di più e mettervi a conoscenza delle “novità” in continuo aggiornamento.

Il titolo è la parte visiva principale per dare successo al tuo articolo, ed in questo avrà principale valenza; è il primo soggetto a cadere sotto gli occhi di lettori incuriositi nella ricerca di qualche specifica notizia.

È importantissimo fare attenzione nello scrivere un buon titolo, efficace per il web, dato che fa in maniera che il visitatore opti per il tuo link nella pagina di Google, piuttosto che ad altro, relativo alla concorrenza.

Può permetterti di guadagnare punti per la SEO, posizionandoti nella prima pagina della SERP.

Si può parlare quindi di strategia on-line.

Insieme al titolo, si abbraccia la meta-description, ovvero la parte dedicata ad una piccola descrizione del contenuto del tuo articolo, la quale ha bisogno della key-word formata dalle parole principali di quest’ultimo.

Buttiamo giù le nostre regoline principali, che per gli esperti sono pane quotidiano, mentre per chi non conosce, diverranno veramente preziose!

 

Scrittura SEO linee guida sul titolo

Testo del Titolo soggetto a limiti di lunghezza

Inutile scrivere troppe parole per il titolo, diverrà illeggibile per densità di parole e non visibile completamente nello spazio apposito. Lo spazio che Google consente è di 512 pixel, ovvero un massimo di 55-60 caratteri ammessi, per dargli una forma corretta. Essendoci menti di intelligenza artificiale all’interno del Web e del SEO specialmente, Google se ne renderà conto e taglierà il tuo titolone.

 

 

 

 

La rilevanza delle Key-word e possibilità di inserimento

Per Key-word si intende quella parola-chiave che permette all’interlocutore durante una ricerca di trovare il tuo articolo/sito. Si parte nell’aggiunta di queste all’interno del titolo; la sua posizione è determinante.
Si continua con l’inserimento nello spazio Meta-tag-description, che in totale dovrebbe contenere 155 caratteri e che non risulta importante per il linguaggio SEO ma molto per gli utenti intenti a cliccare la pagina. Deve convincere il lettore a mettere click al tuo articolo e non su quello di altri!

Altri punti: inserzione di key-word nelle intestazioni di paragrafo (H2, H3, etc..), formate da brevi frasi, coincise e determinanti. Oltre a questi, è importante che compaiano nelle prime righe di testo del paragrafo, che senza dubbio saranno quelle scrutate con più facilità dal lettore; non dimentichiamoci dei Link, non è sbagliato inserirne alcuni per dare un idea più concreta dell’argomento o parola citata.

Ultima rilevanza: nelle parole segnate in grassetto/neretto, senza crearne l’abuso perché potrebbero infastidire la scorrevolezza del testo ed essere segnalate dal SEO; nei nomi dei files inseriti, come le immagini, dato che Google ne rileva la key-word, trovando magari più facilmente l’articolo nel browser, aprendoti più possibilità.

Non utilizzare nel titolo il nome della tua azienda

Rimane una scelta azzardata, non obbligatoria, perchè per le persone che non conoscono la tua azienda, può crearsi curiosità ma sfiducia, quindi meglio puntare a parole che incuriosiscano il lettore, e se proprio è necessario citare il brand aziendale, farlo a conclusione.

Utilizzare Key-word differenti

Molte persone che gestiscono il sito aziendale non sono soggette all’inserimento delle key-word all’interno di ogni articolo, bensì solo sulla Home page, ovvio che il risultato di ricerca sarà limitato.

L’intervento di Google

Google ci mette la zampino come si suol dire, interviene sul titolo a volte tagliandolo od estrapolando dall’articolo alcune parole che trova più con frequenza, creando qualcosa comunque di sensato; ciò capita all’interno di quei titoli troppo lunghi e senza specifiche key-word, oppure che non riflettono il contenuto.

Utilizzare sinonimi nel testo

Per evitare eccessive ripetizioni del testo, creando sfumature, leggerezza e non calcare troppo la mano, apritevi all’utilizzo dei sinonimi per sovrascrivere qualche parola chiave di troppo.

Inserite la call-to-action

Per call-to-action intendiamo un movimento di promozione da inserire per quanto è possibile all’interno del titolo, aggiungevo un’esclamazione. Facendo un esempio : “Richiedi il tuo preventivo a noi, per i primi 50 posti il 50% di sconto, affrettati!”.

La valenza del Pipe

Cosa è il Pipe? Si tratta di una stanghetta divisoria (|) per rafforzare il titolo e, generalmente, viene usata per incrementare il proprio brand, con la forma di –Titolo/apertura Pipe/Brand azienda/chiusura Pipe-. I vantaggi sono nella creazione di due titoli in uno, se usato il tutto con intelligenza e logica, l’efficacia sarà maggiore, perché letti in modo distinto da Google.

Attenzione al fenomeno Keyword suffing!

Sarebbe la troppa e continua ripetizione delle parole-chiave, di disturbo per Google ed il SEO.

Posted by admin in NEWS